venerdì 7 giugno 2013

Brain storming e mappe mentali


Grandi illusioni o chiarezza mentale?
Se è vero che scrivere è un po' come scavare nelle profondità della nostra anima, cosa fare quando il risultato di quello che abbiamo scritto non ci soddisfa e ci lascia sorpresi, spiazzati?
Forse solo accettarlo.
A volte sembra incredibile che quelle parole e quelle riflessioni siano frutto della nostra mente.
Eppure nella chiarezza del momento in cui la penna ha tracciato quelle linee trasformando in parole i pensieri, in quell'istante in cui tutto ha preso forma, è un po' come scrivere sotto dettatura.
Ma chi è a dettare?
La nostra mente, il nostro cuore, la nostra anima?
Chiunque sia a volte esagera, ci porta fuori strada, su percorsi che mai avremmo immaginato di intraprendere. Altre volte ci conduce nell'oblio oscuro e profondo in cui ci eravamo persi quando ci sembrava di non avere appigli o vie di fuga.
Più spesso detta parole come fiumi, incapaci di restare dentro gli argini del foglio, prive di controllo razionale.
Niente punteggiatura o controllo ortografico. Nessun filo conduttore tra una frase e l'altra.
Parte da una parola e da lì, in caduta libera, svuota la mente.
Il superfluo scivola via. Resta una sensazione di leggerezza.
E' un po' come fare le pulizie di primavera. Buttare via i pensieri ingombranti e troppo pesanti.
Una volta messo il punto finale in fondo al foglio e posata la penna, osservare dall'alto il frutto di quello sfogo frenetico dà grande soddisfazione. Ma può anche spaventare, far prendere coscienza di quali siano realmente  le emozioni e i pensieri che albergano in noi.

E' utile, come pulire casa. Anche la mente deve fare pulizia ogni tanto.
Il detergente che preferisco per questo genere di pulizie è il brain storming, usato in questo caso non per trovare un'idea per qualche spot pubblicitario o novità commerciale, ma come tecnica per svuotare il contenuto del cervello!
Ci sono stati periodi in cui ho sentito spesso la necessità di ricorrere a questa "pulizia". Qualche foglio è andato perso, qualche altro volontariamente distrutto e altri sono conservati nella scatola viola sotto il mio letto.

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