martedì 10 settembre 2013

Sentirsi ispirati.




Sarebbe bello se ogni azione fosse il frutto di un'ispirazione. Quel flash luminoso che attraversa lo sguardo, rapido e forse invisibile agli occhi altrui. Quel momento di assoluta e pura certezza. In cui ogni cosa appare chiara e al posto giusto.
Per quanto mi riguarda le ispirazioni migliori arrivano inaspettatamente in quel momento magico che è il dormiveglia, quando non si è più addormentati ma nemmeno completamente svegli. Quel torpore che avvolge la mente e ci tiene legati a sogni e immagini che il sonno ha proiettato sul muro della notte.
C'è silenzio, gli eventi della nostra giornata non sono ancora entrati ad invadere la mente. E quel nugolo di pensieri a volte disordinati e incongruenti tra loro, producono riflessioni invadenti, ricche, consistenti ma anche fluttuanti, sfuggevoli. Così sfuggevoli che per il timore di vederle volare via, afferro la penna che c'è sul comodino e prendo appunti.
A volte si tratta di un'idea per un progetto o appunti sparsi per un racconto ancora non iniziato.
E' proprio vero che la notte porta consiglio. Ci si arrovella giornate intere per provare ad esprimere al meglio un concetto o, giunti ad un bivio, chiedersi quale strada scegliere. Poi ci si arrende lasciando che il sonno prenda il sopravvento. Ma al risveglio ecco che le risposte si presentano ai nostri occhi chiare e leggibili. Sono lì, a portata di mano.
Forse è solo la nostra mente che ci sussurra delle idee. E per sentire un sussurro c'è bisogno di silenzio.