martedì 13 ottobre 2015

Incontri: Jane Johnson a Tafraout - Marocco

  In un angolo nascosto di Tafraout, piccola città nel sud del Marocco, alle porte del deserto, c'è un ristorantino sconosciuto ai più: Chez Sabir. Un'anonima porta priva di insegne introduce all'interno di una stanza con pochi tavolini bassi e circolari, e divani che corrono attorno alle pareti. Una musica in sottofondo rende l'atmosfera ancora più tipica e accogliente. Abdel il proprietario... Ma partiamo dal principio: non mi trovo a Tafraout per caso, questo incredibile luogo era una delle tante tappe di un viaggio a lungo programmato e che, io e la mia famiglia, abbiamo avuto la fortuna di vivere lo scorso mese di marzo.

   Una delle scrittrici che preferisco è sicuramente Jane Johnson: i suoi romanzi storici hanno il potere di trasportarti in epoche lontane, facendoti letteralmente camminare tra palazzi e sfarzose regge o corti principesche, abitati da re e sultani, lussuosamente abbigliati. Descrizioni così chiare, precise e ricercate che hanno la capacità di far apparire personaggi e luoghi davanti agli occhi del lettore, come lo scorrere di un film sullo schermo. I suoi libri sono ambientati principalmente tra Inghilterra e Marocco, questo perché lei trascorre parte dell'anno in Cornovaglia, sua terra d'origine, e il restante tempo in Marocco, a Tafraout dove ha conosciuto l'uomo che poi è diventato suo marito.
  Dunque in corso di pianificazione del viaggio ho svolto alcune ricerche e scoperto che il marito di Jane possiede un ristorante in una piccola città non lontana dal deserto, un luogo conosciuto per essere una perla adagiata nella valle dei mandorli, delle preziose piante di argan e meta per gli appassionati di scalate. Certo la deviazione ci avrebbe portati di parecchio fuori rotta, ma l'opportunità di incontrare e conoscere una scrittrice che ammiro e da cui so di poter imparare molto, rappresentava un'occasione unica. Sarebbe stato un vero peccato arrivare a poche centinaia di chilometri da lì e passare oltre.
   Le ho così inviato un'email nella quale chiedevo se sarebbe stato possibile per lei incontrarmi per un tè. Non che riponessi molte speranze in una sua risposta, probabilmente, mi dicevo, avrebbe pensato ad una stalker in cerca di autografi o più semplicemente trattandosi di una persona impegnata non avrebbe avuto tempo da perdere con me... Ebbene, qualche giorno dopo è arrivata una sua risposta nella quale si diceva entusiasta di incontrarmi! Fantastico!

  Tafraout è piccola e ricca di fascino. Siamo arrivati con il buio, senza poter vedere quali panorami o dintorni nascondesse quel luogo. Abbiamo camminato lungo la via principale, addentrandoci nelle viuzze laterali senza trovare ciò che stavamo cercando, nemmeno chiedendo informazioni in merito al ristorante Chez Sabir ci venivano date indicazioni su come raggiungerlo. Quando stiamo per tornare alla nostra stanza con l'intenzione di ritentare il giorno dopo, nei pressi del mercato veniamo avvicinati da un uomo che dice di conoscere il ristorante e che il proprietario altri non è che suo fratello! Quando si dice coincidenza! "Seguitemi" ci dice, "vi ci accompagno io." Io e mio marito siamo dubbiosi, non sarebbe al prima volta che dei turisti vengono condotti in vie appartate con l'intento di vendere loro oggetti di dubbia provenienza. Ma forse la stanchezza dei tanti chilometri percorsi ci sta rendendo inutilmente sospettosi. Seguiamo l'uomo che ci conduce sulla strada principale, accompagnandoci fin dentro al ristorante: scopriamo così di esserci già passati davanti tre o quattro volte, senza però notarlo.
    Abdel ci viene incontro accogliendoci con un sorriso e un caloroso abbraccio, Jane non c'è ma prendiamo un appuntamento per il giorno dopo, ceneremo insieme e avremo tempo di chiacchierare.
  Jane Johnson è una persona davvero interessante e molto disponibile; tra una portata e l'altra dell'ottimo cibo cucinato da Abdel, chiacchieriamo del suo lavoro, della vita avventurosa che ha condotto, ricca di incontri ed episodi da raccontare - lavora come editor per importanti case editrici, scrive libri, ha partecipato alle riprese in Nuova Zelanda della trilogia de Il signore degli anelli, in quanto curatrice delle edizioni illustrate dei romanzi da cui sono tratti i film -; ho accolto con piacere i suoi consigli di scrittrice ed editor, preziosi e autentici. 
   E' interessante conoscere la persona che sta dietro i libri che ho amato, poterle chiedere come lavora, in che modo si documenta e svolge le ricerche necessarie a scrivere romanzi storici tanto ricchi di riferimenti. So di avere ancora molto da imparare in tema di scrittura e l'opportunità di una chiacchierata con una scrittrice di successo mi ha dato fiducia e uno stimolo in più a migliorarmi e affinare la tecnica.

   Nonostante fosse molto impegnata da una scadenza lavorativa, ci ha comunque dedicato del tempo e l'aver trascorso una serata in sua compagnia ha reso l'esperienza a Tafraout ancor più speciale.


Tanmirt Jane!

   Potete trovare altre informazioni su libri e racconti di vita di Jane Johnson sul suo sito personale. Un articolo interessante su Western morning news in cui è raccontata la sua doppia vita, tra Marocco e Cornovaglia.
   Anche Abdel ha un blog: Moroccan food,cooking & stories from chef Abdel nel quale parla di cucina berbera e non solo.



Il decimo dono
Come pioggia sulle dune
La concubina del sultano

domenica 11 ottobre 2015

Nuova recensione di Una porta sul passato

   Un ringraziamento speciale alla lettrice Susi per la recensione che ha gentilmente lasciato sulla pagina Amazon di Una porta sul passato. Ogni commento è prezioso, per me in qualità di autrice e per chi, visitando la pagina, decide se acquistare o meno il libro anche in base alle recensioni lasciate da altri lettori.

il 11 ottobre 2015
Ho appena finito di leggere questo libro e sono rimasta veramente entusiasta....sono 
una assidua lettrice dei romanzi di Nicholas Sparks e in questo racconto ho trovato 
molte similitudini....il modo di descrivere i luoghi da farti sembrare "dentro" ai posti
descritti quel tocco di giallo che non guasta mai e la voglia di arrivare al momento 
in cui leggerai il prossimo capitolo.


venerdì 9 ottobre 2015

Intervista su Recensione Libro.it

   Dopo una pausa più o meno lunga durante la quale ho lavorato e speso le mie energie su altri fronti, eccomi di ritorno con una nuova segnalazione riguardante l'intervista pubblicata sul sito Recensione Libro.it nella quale si parla di... me e del mio romanzo Una porta sul passato.
   Eccone alcuni estratti: 
blog-logo
1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Una porta sul passato è il mio primo romanzo e come tale vi sono molto legata; si tratta di un progetto iniziato più di cinque anni fa e che, dopo anni trascorsi in un cassetto, il 21 dicembre 2014 ha finalmente visto la sua realizzazione.
Ho sempre amato scrivere, è una costante necessità, una valvola di sfogo, nella quale potermi esprimere senza filtri o limiti, senza il timore di esser giudicata da occhi altrui. Ma arriva un momento in cui ci si guarda allo specchio chiedendosi per chi si scrive: per noi stessi o per gli altri? Rispondendo a questa domanda ho capito che era il momento di sperimentare la mia scrittura su altri piani, creando qualcosa di più complesso; così, partendo dalla prima frase dell’incipit è nata la trama del romanzo e da lì sono partita per un viaggio la cui destinazione prendeva forma pagina dopo pagina. Una storia che spero possa appassionare i lettori così come ha appassionato me in fase di scrittura.
6. Raccontaci qualcosa sull’ispirazione che ti ha portato alla scrittura di questo romanzo e come si è evoluta la storia man mano che la pensavi?

Volevo scrivere la storia di un personaggio femminile, interessante e al quale fosse facile affezionarsi. Partendo da questo ho seguito l’istinto e inserito nella storia stralci di esperienze da me vissute o personaggi creati prendendo spunto da persone reali. Mano a mano che l’intrico di avvenimenti e personaggi creavano il puzzle, ho avuto la necessità di fare ricerche in merito a fatti storici che hanno interessato i luoghi reali in cui ho deciso di ambientare il romanzo e ripercorrere mentalmente gli itinerari seguiti nei miei viaggi in Marocco. La scrittura è stata un’avventura entusiasmante e mi sono davvero divertita a creare i personaggi, soprattutto quelli negativi come la madre di Simone, per la quale non mi sono davvero risparmiata.
8. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
C’è un libro che ho amato molto da ragazzina e che mi ha, più che condotta, direi assistita nei primi passi nel mondo della scrittura: Scrivere Zen di Natalie Goldberg. Non si tratta di un romanzo, ma di un vero manuale di scrittura, ricco di spunti, esercizi, ironia e saggezza. Lo conservo gelosamente e di tanto in tanto lo sfoglio per controllare come e dove migliorare la mia scrittura.
   Qui potete trovare l'intervista completa.