venerdì 21 giugno 2013

"Leggere è come sognare a occhi aperti"



Il viaggio dentro cui ci conduce la lettura di un libro, a qualsiasi genere letterario esso appartenga, è carico di magia. Possiamo viaggiare con gli occhi della mente in luoghi che mai avremmo immaginato di poter visitare. Appassionarci ed assaporarne la storia e come un attore che si cala nella vita di un personaggio, vivere mille esistenze diverse, essere creature immaginarie o personaggi realmente esistiti. Aprire la nostra mente. Emozionarci fino alle lacrime. O ridere, gioire degli eventi. Alcune volte possiamo provare pena, paura, terrore. Disgusto. Desiderare di arrivare alla fine, all'ultima pagina per scoprire la verità nascosta dietro ad un personaggio enigmatico o il finale di una storia d'amore tormentata.
I libri sono porte aperte su infiniti mondi, hanno il potere di prenderci per mano attirandoci tra le loro righe, come in una spirale. Sono avventure fatte di parole e sensazioni. La capacità di un libro di emozionare, di colpire l'immaginario umano e di essere ricordato, è la potenza della mente che lo ha scritto, creando una trama convincente, intrigante. 
I libri che abbiamo letto o che ci sono stati raccontati da bambini, le fiabe della buonanotte prima di dormire, hanno creato immagini potenti e indelebili. Resteranno impressi nei ricordi per il resto della nostra vita, come eventi vissuti realmente.
Trovo fantastico che il prodotto della nostra fantasia possa rendersi incancellabile, restare a disposizione, in un cassettino della nostra memoria.
Il mio cassettino è pieno di questi ricordi. Il più nitido è sicuramente Il mago di Oz. Adoravo quel libro dalle pagine profumate. Camomilla forse. A volte mi sembra di risentirlo e la mente torna a quelle pagine dai colori pastello: Dorothy e l'Uomo di Latta, il Leone e lo Spaventapasseri... Meraviglioso.
Non ricordo chi o quando mi sia stato regalato e non so che fine abbia fatto, ma ho scolpite in mente le sue immagini e i voli di fantasia che mi hanno fatto fare.
La magia dei libri e della lettura.
Quando non so cosa regalare ad un bambino la mia scelta cade sempre sui libri, non passano mai di moda e ti restano nel cuore. 
E credo che nonostante la tecnologia stia provando a digitalizzare intere biblioteche, non potrà mai eguagliare il profumo delle pagine dei libri di carta. Come potrà darci la possibilità di usare un fiore come segnalibro?
No grazie, io resto fedele al caro vecchio libro. 
Ma questa è un'altra storia...


venerdì 7 giugno 2013

Brain storming e mappe mentali


Grandi illusioni o chiarezza mentale?
Se è vero che scrivere è un po' come scavare nelle profondità della nostra anima, cosa fare quando il risultato di quello che abbiamo scritto non ci soddisfa e ci lascia sorpresi, spiazzati?
Forse solo accettarlo.
A volte sembra incredibile che quelle parole e quelle riflessioni siano frutto della nostra mente.
Eppure nella chiarezza del momento in cui la penna ha tracciato quelle linee trasformando in parole i pensieri, in quell'istante in cui tutto ha preso forma, è un po' come scrivere sotto dettatura.
Ma chi è a dettare?
La nostra mente, il nostro cuore, la nostra anima?
Chiunque sia a volte esagera, ci porta fuori strada, su percorsi che mai avremmo immaginato di intraprendere. Altre volte ci conduce nell'oblio oscuro e profondo in cui ci eravamo persi quando ci sembrava di non avere appigli o vie di fuga.
Più spesso detta parole come fiumi, incapaci di restare dentro gli argini del foglio, prive di controllo razionale.
Niente punteggiatura o controllo ortografico. Nessun filo conduttore tra una frase e l'altra.
Parte da una parola e da lì, in caduta libera, svuota la mente.
Il superfluo scivola via. Resta una sensazione di leggerezza.
E' un po' come fare le pulizie di primavera. Buttare via i pensieri ingombranti e troppo pesanti.
Una volta messo il punto finale in fondo al foglio e posata la penna, osservare dall'alto il frutto di quello sfogo frenetico dà grande soddisfazione. Ma può anche spaventare, far prendere coscienza di quali siano realmente  le emozioni e i pensieri che albergano in noi.

E' utile, come pulire casa. Anche la mente deve fare pulizia ogni tanto.
Il detergente che preferisco per questo genere di pulizie è il brain storming, usato in questo caso non per trovare un'idea per qualche spot pubblicitario o novità commerciale, ma come tecnica per svuotare il contenuto del cervello!
Ci sono stati periodi in cui ho sentito spesso la necessità di ricorrere a questa "pulizia". Qualche foglio è andato perso, qualche altro volontariamente distrutto e altri sono conservati nella scatola viola sotto il mio letto.