venerdì 31 ottobre 2014

Oltre


In uno di quei rari momenti in cui la solitudine ti avvolge come un velo, leggero e appena visibile, ma presente e concreto, ci sono attimi in cui lasci che il silenzio s'impadronisca della mente, nessuna interferenza può scostarti dal luogo in cui ti trovi, nessuna voce o rumore proveniente da lontano riesce a varcare la soglia della tua attenzione. Puoi persino volare altrove, restando seduto o sdraiato lì, dove sei.
Ci sono persone che dicono di riuscire a viaggiare al di fuori del proprio corpo, uscire dal pesante e rigido involucro che contiene la nostra essenza, la nostra anima, e volteggiare al di sopra del tempo e dello spazio in cui normalmente siamo incapsulati. Dicono di potersi vedere distesi a letto e che osservando il proprio corpo rilassato e vuoto, si provi una sensazione di beatitudine e abbandono, piacevole e difficile da lasciare. Una volta presa dimestichezza col metodo sembra sia possibile spostarsi, raggiungere altre stanze all'interno della propria abitazione o anche luoghi lontani, semplicemente pensando di farlo. Ma sembra che questa tecnica nasconda dei pericoli e che fluttuando fuori dal proprio corpo ci sia anche il rischio di perdersi nell'oblio, un non-luogo in cui le anime vagano alla ricerca di una destinazione o un altro corpo in cui incarnarsi.

La prima volta che mi sono imbattuta in questo argomento fu ascoltando il racconto di un'amica che sosteneva di aver avuto un'esperienza di pre-morte. Si trovava in coma, distesa sul letto d'ospedale, con infermiere e dottori che le ronzavano intorno (sì, lo so, è un classico da film). Mi raccontò di vedere la scena svolgersi dall'alto e di sentire chiaramente le voci delle persone che si trovavano dentro la stanza. Non seppe dirmi quanto tempo fosse durata quell'esplorazione extracorporea dello spazio attorno a lei, però non ho motivo di credere che una donna della sua età, rispettabile e seria, si fosse inventata tutto divertendosi a raccontare frottole.
Narrativa e cinema hanno abbondantemente attinto a racconti di questo tipo aggiungendo notevole quantità di fantasia e trasformando in straordinarie esperienze che sembra probabile siano più ordinarie di quanto si pensi.
Cosa credo io? Non lo so, ho letto tanto, tante teorie diverse tra loro, tradizioni e credenze popolari. L'opinione che mi sono fatta è mutata spesso nel corso della vita, così come mutano le stagioni e ora come ora, non sono sicura di nulla. Forse, può darsi, che anch'io abbia avuto qualche esperienza di viaggi fuori dal corpo in passato ma, se devo essere sincera, non so dire se queste siano state indotte da letture o contaminazioni esterne, oppure realmente vissute dalla mia persona. Di certo, so di non aver indotto a me stessa nessun viaggio extracorporeo e se fosse accaduto sarebbe successo al di fuori della mia volontà e senza che io me ne sia resa conto in un secondo momento. Magari in fondo si tratta solo di sogni.
Del resto chi può dire che i sogni non siano essi stessi dei viaggi?