domenica 18 agosto 2013

Cieli blu e scatole di ricordi


Scrivere. Le parole fluiscono rapide dalla mente, alle mani, al foglio. Come un fiume in piena. Come le nuvole che corrono e si rincorrono nel blu del cielo di primavera.
Sono le parole che scrivo, che premono per uscire allo scoperto, per vedere la luce e farsi vedere.
Molte volte mi sono chiesta perché senta il bisogno di scrivere. La risposta non è mai la stessa, cambia nel corso degli anni, a seconda delle stagioni della mia vita, a seconda delle esperienze e degli stati d'animo.
Però al di là del fatto che la scrittura rappresenti una valvola di sfogo, piuttosto che un bisogno di esprimere e rendere concreti i pensieri, è un piacere che assaporo e che mi dà gioia e soddisfazione.
Le notti e le albe, i momenti di silenzio in cui la creatività si manifesta al meglio, lontano dal rumore della vita, dai mille impegni e il suono del telefono. E' divertente buttarmi in avventure entusiasmanti e nuove, esercizi per affinare la tecnica o per capire fin dove potermi spingere, quali traguardi espressivi poter raggiungere.

Il buono e il cattivo, il bello e il brutto, i momenti luminosi e le ombre che hanno costruito il mio passato e che mi hanno resa quella che sono ora.
Mi piace credere che quella storia chiusa nel cassetto del mio comodino, un giorno o l'altro vedrà la luce, avrà una copertina e il privilegio che altre persone ne leggano il contenuto. E mi auguro, ne saranno catturati.
Grandi aspirazioni? Sì. Del resto la nostra vita senza sogni sarebbe così triste...