giovedì 27 ottobre 2016

Parole



Come uscite da grancasse,
rumorose e disordinate,
onde sonore che spettinano i passanti del mercato.
Parole come baci,
sfuggenti sussurri notturni,
apparentemente inascoltate, perdute nel buio,
indirizzate al proprio sé più profondo.
Parole oltraggiose,
come puntoni di cupole innalzate verso il cielo,
inseguitrici di impulsi momentanei,
prive di controllo.
Schegge dirette al cuore,
gridate con l'intento di ferire,
guidate da invidia o sofferenza.
Parole che sfuggono oltre i recinti della decenza,
pericolose strade senza ritorno.
Suggerite, sospettose,
gridate, scritte, declamate.
Armi a doppio taglio,
ma anche soffi di speranza,
affidate al vento come i semi del tarassaco
o le foglie d'autunno.

24.10.2016

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